La nostra Brughiera
Il Gruppo Micologico “La Brughiera” ha svolto in questi anni una attenta osservazione sulla flora fungina del “Parco sovraccomunale della brughiera Briantea”, del comportamento di alcuni visitatori occasionali, nonchè dello stato di salute dell’ambiente boschivo e la sua conservazione.
Alcune specie sono diventate rare o poco frequenti probabilmente per problematiche relative ad inquinamento ambientale.
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Parlando di una zona più circoscritta (il parco della brughiera) meritano considerazione anche gli scarichi abusivi di liquami di origine zootecnica che vengono abbandonati nei fossi del bosco formatisi naturalmente per il deflusso delle acque piovane causando danni simili, ma più circoscritti di quelli provocati dalle pioggie acide.
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Inoltre vengono segnalati alcuni sconsiderati tagli di piante,l’abbandono di pattume di ogni genere, la presenza di nuovi scavi o di costruzioni industriali fino al limite o dentro al bosco.
Addentrandoci nei boschi ci accorgiamo che manca una buona cultura micologica in quanto troviamo molti funghi raccolti e poi rovesciati o addirittura rotti in piccoli pezzi come se il raccoglitore precedentemente passato da quella zona volesse impedirne la raccolta, credendoli velenosi o comunque non commestibili, mentre un esperto conoscitore potrebbe servirsene per studio, ricerca, scopo didattico o addirittura per un eventuale uso culinario.
Pertanto invitiamo tutti i cercatori occasionali a comportarsi correttamente nell’ambiente naturale.
Continuando di questo passo i danni ambientali potranno essere irreversibili e questo aspetto lo potremo avvertire anche notando la diminuzione di alcune specie fungine o addirittura la loro scomparsa, è noto che i funghi sono considerati degli indicatori biologici. Vedremo perciò soffrire sempre più “la nostra bella brughiera” .
Il bosco è utile ai funghi come i funghi al bosco, e madre natura “per quanto complicata possa sembrare” ha creato un ecosistema perfetto che solo l’uomo, purtroppo, può modificare.
Questa distruzione e disprezzo della natura non può certamente fargli onore